Frattone bordi arrotondati

A partire da: € 24.00

Frattone bordi arrotondati gialloFrattone con bordi arrotondati in acciaio  utilizzato per una perfetta esecuzione dello spatolato, manico in gomma ideale e confortevole impugnatura antiscivolo.

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Descrizione prodotto

 Frattone bordi arrotondati  

di altissima qualità made in Italy.

Frattone bordi arrotondati deco spatola di acciaio (Softline) 24 x 11 cm in calcestruzzo galleggiare – Perfetto strumento 
Impugnatura ergonomica – Lama in acciaio inox lucidato spess  0,5 millimetri di applicazione del rivestimento e rivestimento in calcestruzzo cerato deco.

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Frattone bordi arrotondati professionale in acciaio inox con bordi arrotondati utilizzato per una perfetta esecuzione dello spatolato, manico in gomma ideale e confortevole impugnatura antiscivolo giallo  o blu.

Subito pronto per rasatura e lucidatura di marmorino, stucco Veneziano e grassello di calce.

Frattone bordi arrotondati DECO STEEL LINEA SOFT
angoli arrotondati
lama in acciaio inox lucido
telaio in alluminio
manico composito

UN PUÒ’ DI STORIA…

L’arte del marmorino intreccia la sua storia con quella dello stucco Veneziano e della più recente calce rasata.  Queste finiture conferiscono una tale eleganza e raffinatezza all’ambiente architettonico da essere considerate delle applicazioni che sconfinano nella dimensione pittorico-artistica.

Il marmorino è innanzitutto un intonaco, ossia qualcosa che copre – tonaca – gli edifici e che  oltre a proteggere le murature da infiltrazioni, l’intonaco ha anche il compito di far apparire l’edificio come si avrebbe voluto che esso fosse a prescindere dai materiali realmente impiegati.
Il legante è di norma costituito da calce, intendendo quello che oggi chiamiamo calcina o grassello di calce, in quanto è un materiale che, dopo la sua asciugatura, diviene una pietra artificiale, un materiale che vanta caratteristiche di mirabile stabilità fisica, traspirabilità, resistenza meccanica e resistenza agli attacchi biologici.

Il grassello di calce si ottiene mediante la cottura di pietre calcaree che divengono ossido di calce o calce viva, segue lo spegnimento, ossia il trattamento della calce viva con una quantità d’acqua pari a due volte e mezzo il suo peso; così si ottiene la calce spenta, cioè l’idrossido di calcio o calcina o grassello di calce, la cui qualità è verificata dall’assenza di grumi e dalla collosità; deve appiccicarsi come colla al ferro della cazzuola.

L’impiego del marmorino per le finiture degli edifici era conosciuto già al tempo dei Romani, a quel tempo veniva usato in spesse e multiple stratificazioni che arrivavano anche a dieci centimetri, ottenendo così una superficie liscia, compatta e piana.  Nel medioevo l’intonaco con polvere di marmo fu utilizzato solo per le stesure di base da dipingere poi ad affresco. Questa elegante finitura caratterizzerà molta dell’architettura veneziana del rinascimento, impreziosirà i fronti che si specchiano sul Canal Grande, confondendosi con quelli in pietra d’Istria, così come molte superfici meno importanti dei centri storici veneti. Molte realizzazioni di “marmorino” sono generalmente sottili e lasciano trasparire l’ondulazione della lavorazione presentando una certa irregolarità.

Il Sei e il Settecento è il periodo che presenta la maggiore diffusione del “marmorino”, soprattutto nell’area Veneta.

marmorino Recolor

La seconda di queste finiture era decisamente più semplice e prevedeva la lisciatura dell’ultimo strato irrorandolo con il sapone bianco sciolto in acqua tiepida.
L’effetto di queste due finiture era decisamente opposto, la prima portava ad una saturazione cromatica, quindi adatta per le realizzazioni di piccole misure con intense colorazioni, mentre la seconda portava ad un biancore della superficie, più adatta quindi alle ampie pareti chiare.
Nell’Ottocento abbiamo un grande cambiamento dovuto all’incremento dei costi della manodopera e, per questo motivo, le laboriose lavorazioni a calce diventano sempre più rare e aumentano le realizzazioni e le ricette di “cosiddetti marmorini” costituiti da gesso e colla, quindi finti in tutti i sensi e di conseguenza più propriamente denominati stucco.

Lo stucco lustro, denominato anche stucco veneziano, prevede di mescolare nello stucco dei colori e del sapone di calcio per poi trattare la superficie con un ferro caldo quando è ancora fresca e successivamente lucidarla con una pasta di cera. L’effetto ottenuto appare simile a quello dell’encausticatura ma il materiale è tutto diverso.
La lavorazione dello stucco è decisamente meno laboriosa e faticosa di quella a calce ma i materiali che lo compongono sono assai meno resistenti rispetto a quest’ultima, infatti il gesso è solubile nell’acqua e la colla è un materiale organico di facile aggressione biologica. Anche se la finitura superficiale è trattata per offrire impermeabilità, quando la muratura trasferisce umidità alla stratificazione, quest’ultima va in putrefazione.
La differenza più consistente è tuttavia quella estetica; la materia di calce, per quanto lucidata con sostanze organiche, per esempio cera o colla, lascia sempre emergere la sua materia cristallina. Al contrario quella a colla e gesso lascia sempre trasparire il suo aspetto organico e gelatinoso anche quando la lucidatura viene agevolata con l’aggiunta di resine sintetiche.
Nella realizzazione del marmorino, soprattutto di quello tradizionale, risulta quindi intuitivo che quanto più legante
si riesce ad inserire nell’impasto, senza però che si formino fenditure, tanto più il nostro intonaco sarà compatto e quindi stabile. Nella realizzazione del marmorino, così come dello stucco veneziano, risulta quindi importantissima la corretta scelta della granulometria dell’inerte oltre all’attrezzo di lavorazione ( Frattone bordi arrotondati): il ferro, quel particolare strumento che oggi chiamiamo Frattone bordi arrotondati.
E’ infatti il frattone metallico a lasciare parlare la superficie circa la sua esecuzione, che imprimerà i cosiddetti valori di superficie, ossia quella particolare morfologia che contraddistingue tutte le opere che con accuratezza e sapienza vengono lavorate a mano.
Questi valori sono tutti quei segni che si possono scorgere sulla superficie e che sono legati al movimento della mano mediante l’uso degli attrezzi più appropriati. Il Frattone bordi arrotondati del marmorino e dello stucco veneziano deve essere robusto per poter consentire la necessaria pressione ma deve anche avere un’ottima lippatura che gli consenta di non creare mai segnature con i vari passaggi e nemmeno rigature. Il Frattone bordi arrotondati deve per ciò avere anche una ponderata flessibilità, una durevole lippatura, e una impugnatura che non affatichi la mano nella laboriosa lavorazione.

 

…DALLA STORIA DEL MARMORINO AGLI ATTREZZI( Frattone bordi arrotondati) 

Una costante attenzione alle esigenze dei professionisti permette di scegliere gli attrezzi di alta qualità, che si distinguono per durata, maneggevolezza e precisione e sono specifici per l’applicazione di marmorino, stucco Veneziano e grassello di calce.

La spatola e il Frattone bordi arrotondati in acciaio inox per la rasatura e la lucidatura sono degli attrezzi unici nel loro genere, dotati di lame con angoli arrotondati, filo rettificato e lippato, disponibili in diverse flessibilità. Sono lucidate a specchio per consentire una migliore applicazione del materiale e facilitarne la pulizia. La creazione del manico degli attrezzi rientra invece in un approfondito studio ergonomico della mano. Il manico anatomico in gomma, brevettato, sfrutta le proprietà del materiale antiscivolo, garantendo una presa sicura e confortevole.

Informazioni aggiuntive

prodotto

24 X 11 cm, 20 x 8 cm,

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